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Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio

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Benvenuti nella Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio

L'Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio è uno scrigno di storia, arte e devozione che ripercorre tutte le epoche con testimonianze di fede e bellezza che non possono non emozionare e che si fondono a un paesaggio che unisce terra e acqua, valli e nebbie, angoli ancora intatti di un Delta del Po, meraviglia del Creato. Dalle testimonianze paleocristiane di Santa Maria in Padovetere nelle Valli di Comacchio, al lungo porticato del Santuario di S. Maria in Aula Regia, alla straordinaria abbazia di Pomposa, alla Cattedrale di Ferrara con le sue testimonianze di un medioevo ricco e vitale e di un manierismo di struggente bellezza, passando per i capolavori del Rinascimento e l'eleganza del Settecento dei Legati Pontifici. E poi ancora monasteri carichi di arte e storie di santità, chiese e musei che ne custodiscono le opere più preziose, strappate alla furia del terremoto del 2012. Un percorso di rinascita che regala ai pellegrini sorprese inattese.

  • BCEER
    Incaricato Diocesano BCE

    Mons. Ing. Stefano Zanella
    Via Cairoli, 30
    44121 FERRARA (FE)
    utadiocesiferrara@gmail.com

Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio
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Le Eccellenze
Storiche Artistiche
del Territorio

Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio
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Monasteri, santuari, una straordinaria Cattedrale, ma anche la leggendaria "Romea", la via dei pellegrini che conduce all'Abbazia di Pomposa e a Comacchio con la sua fortissima devozione alla Madonna: sono questi i luoghi del Giubileo in terra estense. La Cattedrale, antichissimo cuore della città, sorta agli albori del 1100 e continuata nei secoli fino al Settecento.

Oggi è stata riscoperta nella sua anima medioevale, quella di Nicolaus e delle sue figure nella pietra, riemerse nei capitelli ritrovati a seguito del lungo cantiere di restauro post sisma. E poi il cinquecentesco Giudizio Universale del Bastianino, affrescato in un catino absidale che toglie il fiato. Incanta lo sguardo la duecentesca Porta dei Mesi o Porta dei Pellegrini con le sue sculture che raffigurano l'avvicendarsi delle stagioni e dei mestieri, conservata nel Museo della Cattedrale insieme alla Madonna della Melagrana, ai grandi corali miniati e alle ante d'organo realizzate dal maestro dell'Officina Ferrarese Cosimo Tura nel pieno Rinascimento ferrarese.

Ferrara è anche la Basilica di S. Maria in Vado, che custodisce il Santuario del Miracolo Eucaristico avvenuto nel 1171: la volticina irrorata del Preziosissimo Sangue splende racchiusa nella basilica adorna delle grandi tele seicentesche del Bononi. La chiesa della Conversione di S. Paolo, nel cuore della città, di recente restituita ai fedeli dopo un lungo recupero architettonico, offre una visione sublime dell'arte ferrarese dal Quattrocento al Barocco in un insieme di colori, forme e oro di rara bellezza.

Spostandosi lungo l'antica via dei Pellegrini verso il mare, incontriamo Pomposa, l'isola monastica che racchiude in sè, lo scrigno preziosissimo dell'antica Abbazia benedettina dove tra cicli di affreschi di scuola giottesca, pavimenti e architetture straordinarie, rivive il fascino senza tempo di Guido Monaco e della nascita del pentagramma musicale.